I tre scenari seguenti corrispondendo ai visioni più spesso discusse per il futuro dell'Europa. Per "Our New Europe" vale per tutti questi scenari:
"Bruxelles" (cioè la maggior parte delle élite, dell'amministrazione e dei politici e dell'UE) continua a demandaree un'Unione sempre più stretta, più centralizzata, politicamente integrata e più grande, per creare alla fine una potenza globale, gli Stati Uniti d'Europa.
Come finora, i cittadini nell'Unione Europea non avranno niente da dire nei referendum pan-europei. Bisognerà anzi evitare dei referendum nazionali su questioni europee, se possibile, e ignorare o correggere se i loro risultati non piacciono all'UE.
Altre competenze potranno così essere trasferite dagli Stati membri a "Bruxelles", dapprima per formare un governo economico e finanziario comune (con tasse comuni e trasferimenti fiscali dai paesi membri ricchi del Nord ai paesi meno ricchi del Sud) della zona Euro - come anche per creare una politica europea comune per i rifugiati, per la sanità pubblica e per gli affari esteri e della difesa.
Non esiste una via di ritorno da questa Unione Europea sempre più stretta e sempre più centralizzata (UE-)!
Già all'inizio degli anni '90, gli oppositori dell'UE in Gran Bretagna hanno chiesto l'uscita del loro paese dall'UE e la sua sovranità per la legislazione e accordi di libero scambio in tutto il mondo.
Il 23 giugno 2016, i britannici hanno approvato la Brexit in un referendum, in particolare grazie a Nigel Farage e la sua UKIP. Questo verdetto popolare ha incontrato una resistenza massiccia non solo da parte dell'UE, ma anche dagli oppositori della Brexit nel proprio paese, anche nel parlamento e nel governo di Theresa May.
Furono le elezioni parlamentari del 12.12.19 che hanno dato una vittoria schiacciante a Boris Johnson con lo slogan "Get Brexit done" - anche grazie a Nigel Farage e al suo nuovo partito "Brexit".
Il 31.1.20, il Regno Unito ha lasciato formalmente l'UE - e totalmente il 1.2.21, dopo negoziati drammatici, con il trattato di libero scambio negoziato da Boris Johnson.
La Brexit farà adesso scuola? Sarà l'inzio della fine ovvero una chance per in rinnovo dell'Europa?
I critici e scettici dell'UE vogliono un'Unione più flessibile, più decentralizzata e più democratica.
Nello scenario EU* trasformata, i cittadini in tutta Europa decideranno nei referendum quale ruolo vogliono giocare in questa Europa egli stessi come cittadini.
In particolare potranno pronunciarsi se vogliono avere l'ultima parola su tutte le decisioni europei importanti, per esempio sul ruolo del loro paese in Europa: sia nel nucleo politicamente integrato dell'UE, sia nel mercato comune / Spazio economico europeo (con la libera circolazione delle merci, dei servizi e dei capitali, però non delle persone e senza l'Euro), sia nella sua vasta zona di libero scambio, aperta a tutti i paesi europei - ma anche su una politica europea comune p.es. nei settori dell'immigrazione, dei trasporti, della communicazione, della ricerca, l'educazione, l'ambiente, la salute, gli affari esteri e della difesa.
Milioni di europei convinti e impegnati potranno creare così una nuova Europa svariata, prospera a democratica dei cittadini, con e per noi cittadini!