Il federalismo è fondamentale per la conservazione della diversità culturale, linguistica e politica dei paesi e dei popoli in Europa, e serve ai paesi membri di mantenere la loro autonomia per quanto possibile (confederazione).
Nello stato federale (federazione), gli stati membri anche hanno una certa autonomia; mentre che nello stato unitario o centrale, l'autorità statale è esercitata a livello centrale sull'intero territorio statale.
l principio di sussidiarietà impone che a livello europeo sia regolato solo ciò che è assolutamente necessario (anche nel contesto della globalizzazione), ma non tutto ciò che i paesi membri e le loro regioni possono fare altrettanto bene o anzi meglio che "Bruxelles".
Le autorità locali, regionali e nazionali sono più vicini ai cittadini e familiari con le condizioni locali. Le loro soluzioni sono più flessibili e spesso più efficienti e atti a proteggere le minoranze e le peculiarità culturali, linguistiche e politiche, che i decreti dell'UE.
In un’Europa vicina ai cittadini, direttamente democratica, sono i cittadini – invece dei politici - che avranno la prima parola (p.es. con un'iniziativa costituzionale) e anche l’ultima parola (p.es. con un referendum legislativo) in tutte le decisioni politici importanti.
Questo non significa che in una talе Europa il governo e il parlamento non avranno più nulla da dire. Saranno però costretti a governare, molto più che oggi, con e per il popolo - poiché:
..non solo saranno costantemente monitorati dai cittadini, ma anche direttamente sanzionati da un referendum, se necessario - e questo non
solo indirettamente una volta ogni cinque anni, in occasione dell'elezione del Parlamento UE.
I rappresentanti del popolo saranno costretti a mantenere quanto promesso in campagna elettorale. La democrazia parlamentare (rappresentativa) diventerà molto più rappresentativa.
Affinché la democrazia diretta (soprattutto fronte alle decisioni possibili del 51% contra il 49%) non diventi una dittatura della maggioranza, ci vuole una protezione costituzionalmente garantita delle minoranze.
La democrazia diretta va supplementata e relativizzata dal federalismo (sussidiarietà) e da elementi importanti della democrazia rappresentativa. Si tratta allora di una democrazia semi-diretta, nella quale la maggioranza concede alle minoranze più diritti di che rivendica per se stessa:
1. Il governo e il parlamento sono tenuti per la legge a valutare tutte le iniziative popolari prima che queste siano presentate ai cittadini, di spiegare le loro opinioni nella campagna referendaria, e di implementare le decisioni popolari (mica gli inizianti).
2. In un parlamento bicamerale un piccolo paese ha nella camera degli stati (senato) lo stesso peso come un grande paese.
3. Elezioni proporzionali garantiscono che le minoranze siano rappresentate proporzionalmente nel parlamento (e casomai anche nel governo), di modo che il governo e il parlamento giudichino le iniziative popolari di modo più equilibrato prima della votazione e che il risultato del plebiscito – uno sì o un no, per forza spesso indifferenziato - sia attuato con molta cautela, coinvolgendo le minoranze.
4. Un quorum necessario di essere raggiunto in un referendum, perché sia accettato, impedisce delle decisioni prese con il 51%, contro il 49 %.
5. In un referendum nel quale ci vuole la doppia maggioranza (sia del popolo sia degli stati) per essere accettato, ogni cittadino di un piccolo paese ha più peso rispetto al cittadino di un grande paese.
6. Una Corte costituzionale può annullare un referendum o una decisione del Parlamento (a certe condizioni).
Ovviamente tutti vogliono, in principio, più democrazia e sussidiarietà, anche "Bruxelles". I suoi politici, le sue autorità e le élite sempre affermano infatti volere un'Unione sussidiaria e più vicina ai cittadini.
Simultaneamente però, la stessa gente chiede maggiori poteri per "Bruxelles" e si rivolge decisamente contro ogni referendum europeo, facendo valere che le decisioni sarebbero troppo complesse per i cittadini; in verità però forse perché non possono accettare il verdetto popolare.
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*) Definizioni (Wikipedia)
1. Democrazia (dal greco "governo del
popolo")
Sistema di governo in cui la sovranità è esercitata, direttamente o indirettamente, dall'insieme dei cittadini.
Max Frisch: "Democrazia significa interferire con i suoi propri affari."
Johann Wolfgang von Goethe: Il migliore governo è "quello che ci insegna a governarci noi stessi".
2. Federalismo
Unione tra diversi Stati (Länder, territori, province, ecc.), che mantengono in diversi settori le proprie leggi particolari, ma hanno una costituzione condivisa e un governo comune. L'unità creata è spesso chiamata federazione (mentre quando mancono anche una costituzione condivisa e un governo comune, si parla di confederazione).
I due livelli in cui è costituzionalmente diviso il potere sono distinti tra loro: sia il governo centrale, sia i singoli Stati federali hanno sovranità nelle rispettive competenze. I sostenitori di questo sistema politico sono chiamati federalisti.
Nello stato federale (federazione), gli stati membri hanno ancora una certa autonomia: nello stato unitario o centrale, l'autorità statale è esercitata a livello centrale sull'intero territorio statale (in generale dalla capitale).
3. Sussidiarietà
Principio regolatore per cui, se un ente inferiore è capace di svolgere bene un compito, l'ente superiore non deve intervenire, ma può eventualmente sostenerne l'azione. La responsabilità spetta dunque all'entità la più piccola capace di risolvere il problema.
Art. 5.3 del Trattato sull'UE
"In virtù del principio di sussidiarietà, nei settori che non sono di sua competenza esclusiva l'Unione interviene soltanto se e in quanto gli obiettivi dell'azione prevista non possono essere conseguiti in misura sufficiente dagli Stati membri, né a livello centrale né a livello regionale e locale, ma possono, a motivo della portata o degli effetti dell'azione in questione, essere conseguiti meglio a livello di Unione."